Dieci Buoni Motivi per NON leggere “LA TERRA DEL SACERDOTE”

di Paolo Piccirillo

 

La terra del Sacerdote

1. Perché l’ho scritto a 24 anni e il protagonista ne ha quasi 80: quanto meno contraddittorio, no?

2. Perché è ambientato per la gran parte in Molise e il Molise, si sa, non esiste.

3. Perché sono della terra dei fuochi ma non racconto la terra dei fuochi. Quindi sono uno stronzo ingrato.

4. Perché non sono stato invitato da Fazio.

5. Perché questo è il mio secondo romanzo, e non vi fidate mai di chi persevera nei propri errori.

6. Perché se mi chiedete come mai in questa storia c’è così tanta sofferenza, io vi rispondo che invece è amore. Banalissimo.

7. Perché lo pubblica una casa editrice piena di stranieri: il sospetto che abbiano confuso l’italiano del testo con qualche remoto idioma esotico, è un sospetto fondato.

8. Perché il protagonista è un prete che dopo aver fatto una cosa molto brutta ha smesso di essere prete: inverosimile e anacronistico.

9. Perché in questo romanzo c’è l’incoscienza dei 20 anni.

10. Perché costa 16,50, mentre se cercate bene per strada troverete storie certamente più belle, e gratis.

Dieci Buoni Motivi per NON leggere “La terra del sacerdote”