Dieci Buoni Motivi per NON leggere “L’ombelico di Adamo”

di Stefano Tofani

1. perché in 2-3 giorni al massimo lo finite e i 13 euro dell’aumento in busta paga vi conviene investirli in libri più durevoli

2. perché la storia ruota intorno alla statua di un uomo che indossa un perizoma leopardato: roba di cattivo gusto, insomma
3 perché ha vinto il 1° premio villa torlonia per il miglior romanzo inedito (in giuria c’erano Paolo di Paolo, Dacia Maraini e Ugo Riccarelli) e si sa come vanno le cose in Italia: vincono solo i raccomandati.
4. perché dal romanzo di sicuro sarà tratto un film: aspettate quello, no?
5. perché dopo vi verrà voglia di cercare il paese di Cùzzole su Google Maps, ma non lo troverete
6. perché il motto di uno dei personaggi “Macchine tedesche, moto giapponesi, donne a pagamento e non avrai mai noie…” vi farà riflettere. E in certi casi vi farà riconsiderare la vostra vita sotto una luce diversa, sia che siate uomini o donne
7. perché una parte della storia è ambientata in Islanda. Ma è stata scritta a Viareggio
8. perché subito dopo averlo finito vorrete leggere un altro romanzo dell’autore, ma non lo troverete perché, pur essendo molto più giovane di Camilleri, non ha la sua stessa velocità
9. perché nel romanzo la parola “cuore” compare 15 volte e la parola “pisello” 19
10. perché oltre al romanzo dovrete sorbirvi pure la raccolta di poesie d’amore scritta da un operatore ecologico: “paura di un rifiuto”, in appendice

…e soprattutto perché se venite a casa mia ve lo racconto io, e vi offro pure un caffè.

Dieci Buoni Motivi per NON leggere “L’ombelico di Adamo”
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